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LA MEMORIA CORPOREA

Il corpo rappresenta la nostra storia, contiene il nostro passato e il nostro vissuto come un serbatoio di esperienze e di emozioni.

La memoria corporea si attiva con veri e propri ricordi fisici attraverso le sensazioni e le reazioni fisiologiche, al contrario della "memoria classica" che si attiva con i ricordi cognitivi.

Per avere un'idea di memoria corporea è sufficiente pensare ad un'azione che eseguiamo spesso e che alla fine si esegue senza pensarci più come ad esempio andare in bicicletta, suonare una melodia o lavorare a maglia, come se il cervello si spenga e il corpo faccia da solo. Quindi praticando certe azioni e ripetendole più volte potremo affinarle ed eseguirle più velocemente.

L'esercizio fisico regolare mantiene attivo il tuo corpo, ogni movimento è in grado di allenare la tua mente migliorando la funzionalità del cervello, ogni movimento viene registrato nel cervello, il cervello memorizza ogni azione compiuta. Qualsiasi gesto e movimento viene memorizzato e anche se smetti di compierlo, una parte del cervello lo custodisce lasciandolo dormiente, tu dimentichi di saperlo fare ma rimane il ricordo di un certo schema motorio. Più impari e più neuroni si connettono tra di loro creando svariate mappe neuro-motorie, funzionali e sensibili al cambiamento a seconda dell'uso o del non uso che ne fai.

Nel 2000 il premio Nobel per la medicina Erik Kandel ha dimostrato che un continuo apprendimento può attivare e modificare la struttura cerebrale utilizzando i sensi, il corpo e il movimento.

I neuroni possono attivare sempre nuove connessioni, in qualunque momento, stimolando la capacità di apprendimento (neuroplasticità).

Il cervello rallenta il proprio invecchiamento se risvegli e recuperi la mappe neuro-motorie dormienti, attraverso la pratica di esercizi che utilizzano il movimento e trasmettono informazioni al cervello (Moshe Feldenkrais)

La memoria corporea ha un'origine cognitiva e l'apprendimento motorio condiziona la massa muscolare e il tono muscolare.

In generale definiamo come memoria corporea la capacità acquisita attraverso la ripetizione costante di sequenze ed azioni, di eseguire le stesse azioni in maniera automatica riducendo al minimo il bisogno di essere vigili all'azione.

Importante è sottolineare che il nostro cervello non è in grado di discernere tra pratica giusta o sbagliata ma memorizzerà a prescindere lo schema ripetuto. Eseguendo un esercizio in maniera errata e continuando ad eseguirlo in maniera errata, il movimento verrà acquisito in modo scorretto e sarà in seguito difficile correggerlo.

ATTENZIONE! Non è presente tessuto nervoso in grado di immagazzinare ricordi o schemi. E' il sistema nervoso centrale che registra i movimenti e crea nuove connessioni neuronali per definire un percorso che diventa più preciso e solido con il ripetersi delle esecuzioni.

NON CI SONO DUBBI! L'apprendimento motorio è il maggior responsabile della memoria corporea. Quando pratichiamo per molto tempo attività come andare in bicicletta o guidare l'automobile ci dimentichiamo come farle. Oltretutto sono attività complesse, abbiamo impiegato del tempo a coordinare per esempio il premere della frizione al cambio di marcia. Alla fine ripetendole a lungo queste azioni sono diventate automatiche attraverso l'apprendimento motorio. All'inizio è volontaria e quindi pensata a livello corticale ed è suddivisa in piccoli gesti motori. Con la pratica costante avviene una riorganizzazione neuronale che permette di automatizzare i gesti facendoli senza pensarci e, quindi, c'è uno spostamento dell'attività corticale a sottocorticale.

Quando smettiamo di allenarci perdiamo piuttosto velocemente la massa muscolare costruita, ma non perdiamo gli schemi motori appresi nei nostri allenamenti.


Studi hanno evidenziato che le memoria sono il risultato di varie attività del nostro cervello. Aree diverse sono specializzate in ruoli diversi: nell'area temporale, soprattutto nell'emisfero destro, avviene la memorizzazione motoria; l'area dell'ippocampo, che è più interna del cervello, registra la memoria di tipo spaziale; sempre nell'area più interna, in una zona detta amigdala, si attiva il recupero della memoria emotiva; la memoria verbale si trova nella corteccia frontale dell'emisfero sinistro; la memoria spazio-temporale nella corteccia frontale destra e sinistra; la memoria visiva a livello del lobo occipitale; la memoria dei suoni e delle melodie nel lobo occipitale destro.


La dinamica di memorizzazione avviene attraverso i neuroni e le sinapsi.

Si distinguono la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. La memoria a breve termine è quella legata al contingente (la lista della spesa, un numero di telefono occasionale, le attività da svolgere durante la giornata), i cui contenuti possono essere dimenticati. Se invece ripetiamo più volte un numero di telefono si passa alla memoria a lungo termine, preposta all'apprendimento dei concetti e a costruire il nucleo delle nostre memorie più significative.

Ogni esperienza attiva una stimolazione elettrica che viaggia attraverso l'assone della cellula nervosa fino alla sinapsi, dove si collega con un altro neurone o con più neuroni. Le sinapsi vengono così messe in attività e liberano il proprio mediatore chimico. Questo potenziamento di attività elettrica permette la memoria a breve termine. Se però questo potenziamento viene rinforzato (con la ripetizione dello stimolo), a livello delle sinapsi si instaurano delle modificazioni permanenti e si producono, grazie a particolari proteine, nuove sinapsi e nuovi microcircuiti. E' proprio questo processo che permette di passare alla memoria a lungo termine, quella dei ricordi. La memoria è tanto più forte quanto più interagisce con altri fattori che la comprendano, la completino e la giustifichino: l'interesse, l'emozione, la motivazione, la conoscenza di altri elementi.


La memoria corporea ci permette di formare l'immagine del gesto, cioè di immaginare, a livello cerebrale, la sequenza spaziale dei movimenti e le posizioni che le diverse parti del corpo, impegnate nell'azione, assumeranno nello spazio; inoltre consente il giusto ritmo esecutivo in modo che, attraverso il gioco della contrazione delle fibre dei muscoli agonisti e del rilasciamento dei muscoli antagonisti (controllo del gesto), siano coordinate le esatte sinergie affinchè il gesto risulti il più economico dal punto di vista della spesa energetica e, al tempo stesso, il più redditizio e facile da eseguire.


CONCLUSIONI

La memoria da sola non basta per determinare l'apprendimento.

L'apprendimento motorio rappresenta la combinazione tra le informazioni sensoriali e quelle motorie. Durante le prime fasi dell'apprendimento, i movimenti sono piuttosto goffi e richiedono grande attenzione, poi l'accuratezza e la velocità dell'azione aumentano con l'esercizio.


Allenare la memoria corporea è una buona abitudine per il benessere psico-fisico e per rallentare l'invecchiamento.

Esistono diverse tecniche in grado di allenare la memoria motoria e si tratta di esercizi eseguiti lentamente con varianti specifiche in relazione all'obiettivo terapeutico.

Tra queste tecniche troviamo ad esempio, i movimenti del tai-chi e in generale delle arti marziali che, attraverso particolari schemi motori, sono molto utili dal punto di vista neuro-motorio, esercitando la coordinazione e l'equilibrio del corpo e della mente e quindi adatti nella riabilitazione neurologica sia per il recupero di funzione che come mantenimento della salute psico-fisica.


AB Studio Fisioterapico riconosce l'importanza di quanto descritto finalizzandolo ad un trattamento riabilitativo specifico. In relazione all'obiettivo da raggiungere si potranno svolgere e consigliare esercizi mirati. "La fisioterapia è un modo di essere" nel senso che l'allenamento motorio deve essere un'abitudine di vita quotidiana e non dovrà essere un peso praticarla ogni giorno, ma dovrà essere un piacevole momento della giornata in cui praticare, anche per soli 10 minuti, quei movimenti più adatti ad allenare importanti schemi motori.

In seguito ad un infortunio o un periodo di inattività è possibile recuperare il benessere grazie all'apprendimento motorio.





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